Cosa è cambiato, per la Reyer, dopo la Final Eight di Coppa Italia

Ecco, la musica è finita, gli amici se ne vanno, che inutile serata …

Franco Califano

La Final Eight di Coppa Italia è già passata agli archivi. Ha vinto, meritatamente, Torino, ha perso, meritatamente l’Olimpia Milano. Le altre, Reyer Venezia compresa, hanno partecipato.

Gli orogranata, come è ormai tradizione, sono usciti subito ai quarti di finale. Qualche giorno di riposo e poi i ragazzi di coach De Raffaele hanno ripreso gli allenamenti in vista delle prossime sfide. Si parla di campionato e di FIBA Europe Cup. Qualcuno, intanto, è in giro per il mondo per giocare le partite di qualificazione alla World Cup 2019. Uno su tutti, Paul Biligha, impegnato con la nazionale italiana.

Osservato speciale sarà, nelle prossime partite, Austin Daye, il nuovo acquisto della Reyer. Già visto in campo, già apprezzate le sue doti tecniche, resta da vedere come risciurà ad inserirsi nei meccanismi di gioco di Walter De Raffaele. In tal senso la gara contro la Virtus Bologna è già un esame di maturità per Daye.

La domanda è: la prematura uscita di scena dalla Final Eight di Coppa Italia ha avuto conseguenze negative sull’umore della Reyer? Il weekend fiorentino ha lasciato scorie nella mente degli orogranata? Assolutamente no. La Coppa Italia non era e non è un obiettivo del club veneto. La Coppa Italia non ha dato niente e non ha regalato niente. Non è successo niente.

Quello che invece sta succedendo è l’avventura della Reyer U18 a Belgrado, impegnata nella Adidas Next Generation Tournament. Ne parla La Nuova Venezia. La storia continua.

🎶 La musica è finita – Franco Califano live