Il Film: Perfect Days
Dove vedere Perfect Days
Era in programmazione domenica scorsa, 11 agosto 2024, a Estatecinema, il cinema all’aperto di Lucca e, a quanto mi dicono, è visibile anche sulla piattaforma Prime Video. Io lo vidi qualche mese fa al cinema a Firenze.
Secondo la classificazione ufficiale, questo film diretto dal regista Wim Wenders un film drammatico, in realtà a me, più che un film è parso un farmaco, una medicina naturale. Per capirsi, Perfect Days è, secondo me, qualcosa che prendi e ti fa stare bene e, al tempo stesso, sei sicuro che non avrà effetti collaterali negativi.
Di che parla? Apparentemente, il film racconta il lento scorrere dei giorni di un tranquillo signore che si chiama Hirayama. Lui ha la sua casa, piccola, il suo lavoro, i suoi locali preferiti, la sua musica, la sua routine, il suo mondo, il suo ritmo. Andando più in profondità, il film racconta di come il protagonista, questo Hirayama, abbia fatto delle scelte e sia pronto a farne di nuove, sempre, si capisce, al suo ritmo.
E’ un film che non può piacere a tutti, anzi. E’ un film da vedere e, secondo me, da rivedere, più volte, negli anni. E’ un film da avere in casa, su DVD. Belli i film sulle piattaforme in streaming, ma quando hai il DVD tuo, quello non te lo toglie nessuno e lo puoi rivedere quanto e quando vuoi.
Questo è un film da vedere. Scena dopo scena, il film insegna ad apprezzare quello che si ha e quello che si é, ad apprezzarlo e a viverlo al meglio. Questo non vuol dire non cercare altre strade, altre soluzioni, non cercare di migliorare la propria vita. Anzi, il protagonista cerca sempre di migliorarsi, di cambiare e di fare le cose al meglio, e ci riesce. La sua vita, che appare ogni giorno uguale al giorno precedente, è in realtà ogni giorno diversa, migliore.
Perché vedere Perfect Days
Ogni giorno Hirayama porta avanti la sua vita. Ogni giorno, al suo ritmo. Se riesci ad apprezzare questo film, per te, Hirayama non sarà mai un supereroe o l’uomo dei tuoi sogni, o il principe azzurro, ma sarà, magari, il nonno, o la nonna, che quando eri bambino ti teneva per mano e ti dava sicurezza. E, probabilmente, è proprio quello di cui hai bisogno.
